Ansia e panico: una prigione psichica

Se l’ansia da un lato si presenta come uno stato anche utile per la nostra vita (pensiamo a quando dobbiamo preparare un esame; l’ansia è d’aiuto a mantenere una concentrazione efficace) quando è ingombrante, sempre presente, o ci crea momenti difficile da gestire, diventa invalidante. Si diventa prigionieri di un sintomo che blocca, che immette la persona che ne soffre in un circolo vizioso e che costringe ad evitare situazioni sentite come problematiche.

Insomma panico e ansia possono rappresentare una convivenza difficile perché la vita può diventare molto limitante; ad esempio può costringere a fare un percorso in auto molto più lungo per evitare una galleria; oppure provoca un forte disagio tanto da non riuscire a parlare in pubblico; in alcuni casi obbliga ad avere bisogno sempre che ci sia una persona che ci accompagni oppure ci impedisce di uscire di casa. Vivere con un peso sul cuore è insomma faticoso e costringe ad impiegare energie in una direzione poco funzionale.

Quando diventa qualcosa di cui occuparsi?

  • quando si avverte terrore, agitazione, disagio, turbamento in situazioni che normalmente non generebbero tale stato.
  • quando sono improvvise, senza motivo, senza che apparentemente niente abbia provocato la crisi.
  • quando, dopo aver avuto un attacco di panico, si ha paura di poterne avere un altro.
  • quando si è preoccupati delle conseguenze di attacco di panico.

Cosa avvertiamo durante un attacco di panico?

  • palpitazioni, il cuore che batte forte
  • tremori
  • vertigini
  • difficoltà nel respirare, manca il fiato
  • paura di soffocare
  • si teme di perdere il controllo
  • si teme di stare per morire
  • senso di dolore, pesantezza al torace
  • formicolii o intorpidimento in qualche parte del corpo
  • nausea, nodo allo stomaco
http://www.fubiz.net/2016/04/02/panic-attack-mixed-media-series-by-josephine-cardin/cardin-2-2/
http://www.fubiz.net/2016/04/02/panic-attack-mixed-media-series-by-josephine-cardin/cardin-2-2/

Ma perché accade e cosa fare?

L’ansia è un allarme che scatta quando abbiamo bisogno di difenderci da un pericolo che è a noi sconosciuto. Qualcosa ci spaventa e l’ansia arriva, anche senza volerla. Purtroppo è come cercare riparo dalla pioggia con un ombrello rotto e dunque diventa una soluzione non funzionale. Costruire un ombrello sano e duraturo è il compito della psicoterapia.

La psicoterapia è il cercare una soluzione che permetta di liberarsi dalla prigione che ansia e panico impongono.

Anche se può sembrare una mission impossibile, in realtà la psicoterapia è il mezzo più efficace per curarsi e non perdere occasioni, momenti di vita importanti e serenità.

Liberarsi dall’ansia non significa sopprimerla, perché si ripresenterebbe (magari in un’altra forma, successivamente) ma significa comprenderne il perché e trovare quindi degli strumenti più efficaci per affrontare e rispondere a quel disagio.