La sessualità è un aspetto complesso e importante della personalità e dunque del comportamento di ognuno. La sessualità umana non è dettata solo dall’istinto, come accade nell’animale, ma è influenzata da un lato dall’attività mentale superiore e dall’altro dalle caratteristiche sociali, educative, culturali e normative dei luoghi in cui le persone sviluppano e realizzano la propria personalità. La sfera sessuale ha, dunque, a che fare con le emozioni, gli affetti, in definitiva, con le relazioni.
Non c’è nessuna funzione umana così carica di significati e simbolismi come quella sessuale.
Sessualità è sinonimo di raggiungimento del piacere, di produzione di vita, di autostima e accettazione di sé, di relazione e condivisione con l’altro.
Durante il rapporto sessuale entriamo in contatto non solo con il corpo di un’altra persona ma soprattutto con la parte più intima e autentica di noi stessi, il partner diventa una sorta di specchio in cui vengono riflessi i nostri bisogni, le nostre insicurezze, le nostre certezze; ogni più piccola caratteristica del nostro essere emotivo ha la possibilità di venire attivata dal contatto con l’altro.
Ognuno ha il proprio modo di vivere e sentire la sessualità, scegliendo i propri tempi, seguendo i propri ritmi, modi e desideri.
Ma quando questa può definirsi un problema?
Innanzitutto la sessualità può rappresentare un problema quando una difficoltà, come ad esempio un sintomo, ci impedisce di iniziare, proseguire e/o portare a termine un rapporto sessuale, più in generale, dunque, quando non riusciamo ad avere un rapporto sessuale per noi soddisfacente.
La sessualità può diventare un terreno avverso quando, nel viverla, non siamo a nostro agio, quando sperimentiamo sensazioni e percezioni quali l’inadeguatezza, l’ansia, quando viviamo emozioni “negative” quali la paura o l’angoscia.
Altro campanella d’allarme è la frustrazione: la sfera sessuale è incrinata quando avere un contatto con l’altro, è fonte di frustrazione e fastidio.
Più in generale, la sessualità diventa problematica quando non si riesce a viverla come la desideriamo, per noi stessi e per la nostra coppia.
Quali sono i principali disturbi della sfera sessuale?
I disturbi sessuali più comuni sono:
- Disturbo del desiderio -> quando proviamo avversione e /o evitamento per le attività sessuali; quando abbiamo uno scarso o inesistente interesse e desiderio sessuale. Nel suo versante opposto, quando abbiamo preoccupazioni eccessive per il sesso, con pensieri persistenti che invadono la mente impedendo le normali attività quotidiane e che spingono verso attività sessuali ripetitive che si possono mettere in atto anche contro la propria volontà.
- Disturbo dell’eccitazione -> Per le donne: quando si sperimenta un’incapacità nel raggiungere o mantenere un’adeguata risposta di eccitazione sessuale con lubrificazione. Per gli uomini: quando si sperimenta un’incapacità, di raggiungere e/o mantenere un’erezione adeguata per completare l’attività sessuale.
- Disturbo dell’orgasmo -> Per le donne: quando, dopo una fase di eccitazione normale, non si sperimenta l’orgasmo o si sperimenta con ritardo. Per gli uomini: quando non si sperimenta il raggiungimento dell’orgasmo nell’ambito di un’adeguata attività sessuale per età, localizzazione, intensità e durata. Parliamo di eiaculazione ritardata quando, dopo una fase di eccitazione adeguata, si raggiunge l’orgasmo solo in determinati contesti o con specifiche modalità, e/o quando si ha la sensazione di “stare per” raggiungere l’orgasmo ma questo non accade. Parliamo di eiaculazione precoce quando si raggiunge l’orgasmo a seguito di una stimolazione sessuale minima, più in generale quando si raggiunge l’orgasmo prima che la persona lo desideri.
- Disturbi da dolore sessuale -> quando si sperimenta dolore genitale nel momento del rapporto sessuale. Si parla di Vaginismo quando il dolore percepito rende impossibile la penetrazione e ciò avviene a causa di uno spasmo involontario della muscolatura della vagina.
È doveroso fare una buona anamnesi dei disturbi sessuali e dunque inizialmente comprendere se c’è un’origine del problema clinicamente rilevante da un punto di vista medico. Altri aspetti importanti da comprendere in prima battuta sono se la problematica è sperimentata solo in alcune situazioni o sempre, se accade con un partner specifico o con tutti, se il problema c’è sempre stato o è intervenuto in un momento successivo. Chiarire questi aspetti è importante per definire e stabilire il tipo di intervento: ad esempio, se affrontare la difficoltà con il medico o con lo psicologo, se è un problema di coppia o del singolo.
Attraverso un percorso di psicoterapia, è possibile affrontare e superare queste difficoltà; prendersi cura della propria sessualità, quando questa ci porta disagio e malessere, significa prendersi cura di se stessi e della propria salute psichica. Possiamo affermare che il corpo “parla”: così come il bruciore dopo una ferita ci costringe a preoccuparci di lei e dunque curarla, così il sintomo sessuale ci costringe a porre attenzione a qualcosa che non va e di cui ci possiamo occupare.